Descrizione
Il massiccio impianto trapezoidale e l’elevata verticalità delle pareti sono alleggeriti dalle eleganti bifore che si aprono sui vari prospetti mentre all’interno troviamo ampie sale bene illuminate con alte volte a botte, per cui, più che una cupa e minacciosa fortezza, richiama un “Dongione”, residenza elegante e sfarzosa del Feudatario. Sul lato orientale la fortezza avanzata dove, nel ‘600 vennero installate numerose bocche da fuoco che resero invulnerabile la costa. Luogo privilegiato, ricco di storia e di avventure, vide le gesta di personaggi di notevole spessore come la baldanzosa Macalda da Scaletta o l’Imperatore Carlo V che vi sostò nel 1535. Nell’atrio un’antica costruzione segna il basamento di una torre preesistente. Purtroppo il Castello non è stato risparmiato dagli attacchi del tempo nonché dell’incuria degli uomini e ne reca i segni evidenti. Nel 1969 il Principe Ruffo lo dona al Comune. Negli anni’80 a cura della Soprintendenza e del Comune è stato avviato un restauro accurato.